Il segreto si custodisce e libera
Il non detto si reprime e opprime
Distingui cosa custodire nell’intimità come un tesoro e cosa svelare per mettere in circolo valore.
A volte, alla base della crisi coniugale, viene portato da uno dei mediandi il tradimento dell’altro/a.
La parola tradire proviene dal latino tràdere, che vuol dire consegnare. Tradisco deriva da “trans” e “do” e il prefisso “trans” implica un “passaggio”, una “transizione” verso l’altro di sé oltre che da sé.
Si abbandona il conosciuto e ci si “consegna” al nuovo, ma, al tempo stesso, si mette l’altro/a nella condizione di vedere, scorgere l’inedito anche di se stesso/a: emozioni represse, bisogni inespressi o rimossi, valori calpestati.
La stanza della mediazione familiare è uno spazio-tempo di parola, protetto, in cui si può affrontare anche una questione spinosa come il tradimento, custodendo l’intimità del proprio giardino segreto.
La stanza della mediazione è uno spazio tempo di parola, riservato e confidenziale, in cui poter ridare voce al non detto, in vista di una gestione efficace del conflitto parentale e della ri-organizzazione creativa della relazione genitoriale.
Al di là delle vicende, anche le più dolorose, che hanno riguardato gli ex coniugi, permane di fondamentale importanza garantire ai figli l’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori.
Francesca Panarello
Mediatrice Familiare AIMeF L. 4/13
Certificazione Kiwa Cermet Italia
ISO/IEC 17024 e UNI 11644:2016
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